Da qualche anno ho iniziato a viaggiare lentamente perché ho avuto dei problemi al timpano durante un atterraggio e mi è stato sconsigliato di riprendere l’aereo. E a dire la verità oltre alla questione fisica ora ho anche un po’ di paura all’idea di rivolare. Questo per me, che avevo fame di girare per il mondo, ha significato una piccola battuta d’arresto, ma mi ha permesso di escogitare vie alternative per spostarmi e confrontarmi con i miei limiti.
Partner ufficiale è marinobus. Prima tappa per andare all’estero è il notturno Grottaglie-Milano dove di solito mi fermo da mio fratello per rifocillarmi e trascorrere un po’ di tempo con la mia famiglia lombarda! Da lì poi prendo treni o altri autobus per le direzioni più disparate in Europa.
La scrittura è una scusa per prendere contatto in maniera consapevole con quello che accade dentro di me, prima durante e dopo questa magica esperienza. Prendo appunti, scatto foto, alzo lo sguardo, cammino…
Cosa mi serve per partire? Come mi preparo? Cosa non mi serve? Quando posso osare e quando ho necessità di fermarmi?
Il viaggio lento in solitaria è quasi una vera e propria maratona emozionale, come quelle che facciamo con la Scuola di Psicoterapia Psicoumanitas. Un attraversare il flusso emotivo, riconoscendo le sensazioni corporee, accogliendole e facendone tesoro per stare al mondo da sola. Me la devo cavare sola, con mille incontri, questa volta con la paura del covid, di ogni rumore di starnuto, tosse, aria che manca, spazi ristretti, controlli alla frontiera, lingue diverse…e poi l’adrenalina di vedere posti nuovi, sentire lingue diverse, gli odori, le tradizioni. Svegliarsi all’alba in una nazione e vedere dal finestrino i paesaggi scorrere, gli alberi, il cielo, i colori, i fiumi, i mari, i prati, le montagne, le steppe….a seconda della stagione.
Più di tutto in queste esperienze mi guidano le mie gambe, la loro forza, sento la paura dell’ignoto alla gola e la curiosità di quello che verrà nel cuore. La fatica, la stanchezza e il contatto con il mio corpo sono gli ingredienti di questa avventura che mi fanno fare un passo dopo l’altro lentamente.
E poi ci sono i giorni del post viaggio per la ripresa che hanno un altro sapore ancora.
Questa volta mi è toccata Madrid, passando per la Francia…quale sarà la prossima direzione?
E tu? Qual’è la tua esperienza di viaggio?
Raccontami…