Ai nastri di partenza


Benvent* nel mio diario di bordo.

Questa nuova partenza nasce dalla voglia di comunicare chi sono, cosa ho costruito fino ad ora e cosa posso fare per te. Un modo per farti curiosare nella mia cassetta degli attrezzi, nelle mie emozioni e nel mio esserci.

L’idea prende il largo sorniona da una chiacchierata con amici sulle rive del mare tarantino, cambia forma, finalità e soprattutto cerca di adattarsi al momento in cui viviamo. Oggi viene alla luce portando con sè la freschezza della primavera, gli stravolgimenti del COVID-19, i silenzi della quarantena, il risveglio e la scoperta di risorse creative dal profondo delle radici, assaporate nei luoghi intimi ed ispiratori della mia infanzia.

Inevitabilmente il mio nuovo inizio solletica l’attenzione sulla ciclicità della vita e sul suo dinamismo. In ognuno di noi cosa comporta una nuova partenza? Come si sta sui nastri prima del via? Come si arriva a prendere la decisione di partire? Cosa si prova nel fare il primo scatto?

Una delle caratteristiche più belle dell’organismo è la sua capacità di movimento, mobilità tanto discussa in questo periodo di lockdown e che spesso è limitata anche da blocchi interni creati da noi stessi. Strumenti preziosi che uso nel contesto terapeutico sono proprio legati al lavoro sul respiro per riappropriarsi della naturale motilità corporea.

Ci hai mai pensato che il primo incontro terapeutico è una nuova partenza che porta con sé un bagaglio da scoprire?

Ti aspetto ai nastri…