Qual è il tuo organo bersaglio? Quale significato assume il sintomo all’interno della tua storia? Cosa ti nega di sentire? Cosa ti permette di provare?
“Dottorè mi porto questo dolore da un sacco di tempo, praticamente ho dimenticato da quando…la cefalea è una costante della mia vita…soffro di stipsi…convivo con la mia asma da piccola…le cistiti mi torturano…ho sempre bruciore di stomaco e il reflusso… parlo troppo veloce quando faccio delle riunioni e ho poco tempo…tutte le mattine ho la diarrea…mamma mia la colite non mi lascia…ho di nuovo l’acne a questa età…ho scoperto che è psoriarisi, ero in dubbio con l’orticaria…veramente balbetto quando sono agitato…ho nausea, ma non vomito…non dormo la notte, mi sveglio spesso…il mio cuore batte a tremila fino alla gola…sudo alle mani…la notte digrigno i denti, a volte anche di giorno…Che vuol dire? Perché lo faccio? Mi dica lei…”
Un sintomo ha uno specifico valore e significato all’interno della storia di ogni persona. Attraverso gli studi del funzionamento chimico e biologico del nostro corpo e quello delle difese psichiche ed emotive nella terapia ad approccio umanista e bioenergetico si restituisce dignità a sé e al proprio vissuto. Si parte dal presupposto che le emozioni hanno dei fondamenti neurofisiologici e delle modalità espressive in ognuno di noi. Si presta molta cura all’organo bersaglio, ovvero la parte del corpo in cui si concentrano i disturbi psicosomatici.
Un contributo specifico a questa modalità di intervento viene dalle evidenze della PNEI psiconeuroendocrinoimmunlogia. Essa è la scienza integrata che studia le relazioni tra i sistemi di regolazione nervosa, neuroendocrina, immunitaria e psichica con attenzione ai ritmi biologici, all’ambiente fisico e sociale, l’alimentazione etc.
Da quando è iniziata la pandemia qual è il tuo organo bersaglio? Quali sintomi nuovi si sono manifestati dentro di te? Quali sintomi dormienti si sono risvegliati? Quali emozioni stai provando?
Raccontami come stai, scrivimi o contattami per un primo colloquio.